Pedonalizzazione Mondello: da 25 anni la casta si oppone

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Un articolo del quotidiano La Sicilia con spazio alle riflessioni delle associazioni Palermo Indignata e Mobilita Palermo, circa la mancata pedonalizzazione di Mondello durante l’estate. E’ passato tutto nel dimenticatoio dall’ultimo dietrofront del Comune: commercianti dissidenti hanno ottenuto quello che volevano. La città ha “inghiottito” questo boccone amaro insieme agli altri e Palermo va avanti. Tavoli banditi da ricche pietanze, continuano a pavoneggiare a pochi centimetri dalle auto in transito, e a scapito delle più elementari norme igieniche. Auto strombazzanti in fila a delimitare il lungomare, e mercanzie di vario genere sui marciapiedi. Questa è la passeggiata che oggi ci si gode a Mondello.

 

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Diciamoci la verità: a molti commercianti (e politici compresi) piace questa situazione. Piace vedere le auto posteggiate in doppia o tripla fila, piace il cliente che posteggia davanti al proprio ristorante, piace stare oltre venti minuti incolonnati su Viale Regina Elena. Piacciono i posteggiatori abusivi, padroni indisturbati di alcune aree di sosta (anche in piazza). Piace convivere con questo Suq, senza che nessuno si lamenti.

Guai poi a proporre pedonalizzazione o qualsiasi provvedimento di chiusura al traffico. Subito crollo di incassi, licenziamenti e crisi di tutto il settore.

Eppure in Italia, nelle più note borgate marinare, nessuno osa apostrofare la pedonalizzazione come un danno economico e ovunque permane h24, 365gg l’anno. Tranne ovviamente qui, dove si vuole rimarcare questa eccezione. Evidentemente per alcuni fa davvero comodo avere le auto in doppia fila davanti al proprio esercizio commerciale, mentre per altri invece vige la regola del non schierarsi contro chi protesta (in maniera legittima), proprio per evitare di perdere consensi…a costo di andare contro ogni logica. Diciamo SI alla pedonalizzazione, a patto che questa costituisca un tassello per pianificare degli interventi a breve/medio termine, in vista della prossima stagione. Rifacimento marciapiedi, aiuole, wi-fi libero, incremento di determinate corse Amat ed attività culturali che possano accrescere l’interesse turistico verso la borgata: film-festival, rassegne d’arte, festival artisti di strada, attività didattiche o music festival. Sono solo dei piccoli esempi, ma che indubbiamente andrebbero a portare dei benefici all’intera borgata, conosciuta tutt’oggi per la classica “passiata cu’ gelato”.

Basterebbe anche far attestare le auto nei parcheggi limitrofi alla borgata, e le navette non rimarranno più bloccate sul lungomare, nel traffico.

Vecchi sono quei commercianti che si oppongo, in maniera egoista, a qualsiasi provvedimento di limitazione al traffico (pedonalizzazione, Ztl, ecc.), come vecchia e retrograda è quella classe politica che appoggia loro per inseguire stupidi consensi.

E il repertorio che riportiamo qui di seguito ne è la riprova: da 25 la “casta” (determinati commercianti…e politici) si oppone.

 

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One Thought to “Pedonalizzazione Mondello: da 25 anni la casta si oppone”

  1. xemet

    i suq sono molto piu’ puliti e ordinati!

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